INTERVISTA AD AYALA BAR 1 Febbraio 2017 – Posted in: News – Tags: ayala bar
«Sono stata sempre affascinata dal mondo del gioiello, in particolare da quello del bijou. Una nicchia, questa, legata alla evoluzione della moda tale da permettermi di creare e sperimentare liberamente attraverso forme e colori senza fine». E questo per Ayala Bar è fondamentale. Perché lei è “artista dentro”, non solo per gli studi d’arte, ma soprattutto per l’abilità di riassumere in un collier, in un bracciale o in un orecchino tutto quell’immaginario costruito attraverso la sua attrazione per la pittura e la scultura, per il ricamo e la sartorialità. Collezionista raffinata di tutto ciò che possa suscitarle un’emozione, elabora il processo creativo come un grande collage, partendo dai materiali che vivono una loro storia di “matchmaking”, nella
quale i contrasti cromatici e materici alla fine raggiungono un’armonia totale. «Preferisco non definire i colori di una collezione – spiega – perché trasmettono solo le sfumature di “quella” particolare stagione, mentre le tonalità suggerite dai materiali e dalle forme fanno in modo che la musica diventi viva!».
Ma c’è una variabile indipendente che trasforma i bijoux in elaborate miniature parlanti un liguaggio colto, che non è etnico e non è folk, ma è cosmopolita e universale: è il legame che si instaura, in maniera più o meno stretta, con le radici turco-afghane e la permanenza in Israele di Ayala Bar, con le sue esperienze di viaggio e il suo amore per l’arte, con l’influenza della moda e le contaminazioni della natura. Così ogni singolo elemento di vetro, argento, legno o tessuto diventa parte di un preciso canovaccio creativo. «Periodicamente sento l’esigenza di disegnare bijoux che non abbiano nulla in comune con i precedenti – confida Ayala Bar – Alcuni poi continuano la corsa, altri si fermano». Rimane il punto certo di un’estetica che, dagli anni Novanta, è sempre stata personale e ricercata, immediatamente riconoscibile e facilmente identificabile. Da applicare,
nei sogni dell’artista, «anche agli accessori da uomo. Ma, soprattutto, a un luogo per realizzare workshop legati
a ogni forma di creatività e a un boutique-hotel coloratissimo.Una vera gioia per tutti».